Chi copia, perde sempre due volte

Pubblicato il 26 novembre 2025 alle ore 06:50

Copiare è l’atto dei poveri di spirito.

È la firma invisibile di chi non ha né identità né coraggio.

E il paradosso è questo: chi prova a imitare qualcun altro… si brucia da solo.

 

Perché chi copia perde due volte:

la prima quando rinuncia a essere se stesso,

la seconda quando si accorge che non diventerà mai la persona che invidia.

 

Io nella mia vita ho visto di tutto:

gente che ha provato a prendere il mio stile,

il mio tono, le mie idee, persino le mie cicatrici.

Hanno provato a replicare quello che creo, come se la mia identità fosse un filtro da applicare.

Ma c’è una verità che non riusciranno mai ad aggirare:

l’originale non è duplicabile.

Perché dietro un nome, un brand, un suono, c’è un percorso mentale che non è replicabile.

Ci sono notti, perdite, sangue, strategia, guerra.

Cose che non puoi rubare, né copiare.

 

Chi copia vive con il terrore che l’originale si muova.

Perché basta un mio passo avanti e loro tornano indietro di dieci.

È la legge naturale dei creativi veri:

tu inventi, loro inseguono.

Tu evolvi, loro ristagnano.

Tu cresci, loro scompaiono.

 

Io non combatto contro i copioni: li lascio lavorare gratis per me.

Perché ogni volta che tentano d’imitarmi, confermano una sola cosa:

il mio standard è la loro ossessione.

 

Il futuro si costruisce sulle idee, non sulle imitazioni.

Il mio impero nasce da ciò che creo, non da ciò che inseguo.

E chi vive provando a essermi “simile”…

passerà il resto dei suoi giorni a inseguire una persona che non raggiungerà mai:

me.

Ivan Minervini