Non cerco vendetta.
La vendetta è rumorosa, disordinata, impulsiva.
Io cerco equilibrio.
L’equilibrio arriva quando smetti di spiegarti a chi non vuole capire.
Quando non rincorri il riconoscimento, ma costruisci solidità.
Quando scegli di non reagire… e inizi a rispondere.
Ci sono momenti in cui qualcuno ti sottovaluta.
Ti legge male.
Ti mette in una categoria comoda per lui.
All’inizio brucia.
Poi diventa informazione.
Essere sottovalutati non è sempre una perdita:
a volte è una tregua.
Ti lascia spazio per osservare, per crescere, per prepararti senza rumore.
L’equilibrio è questo:
• non dover dimostrare
• non dover combattere
• non dover vincere subito
È sapere chi sei, anche quando gli altri non lo vedono.
È camminare dritto, senza accelerare per rabbia né frenare per paura.
Non cerco vendetta perché mi legherebbe al passato.
Cerco equilibrio perché mi tiene libero.
E la libertà, alla lunga, è sempre la mossa più potente.