Da pedina a re: il gioco degli scacchi nella vita

Pubblicato il 5 novembre 2025 alle ore 06:50

 Una volta mi muovevano come volevano loro:

Stai al tuo posto.”

Non alzare la testa.”

Accontentati.”

Ora vai lì.

Fai questo.”

Non disturbare.”

 

.... e nel frattempo, eseguivo i loro ordini con ribellione (mica dritto e liscio come l'olio) ma ugualmente hanno avuto il coraggio di chiamarmi

problematicoingestibile.

 

Allora ho smesso di farmi giocare.

Ho iniziato io a fare la mossa.

Non a caso.

Non per impulso.

Per strategia.

 

Ho passato anni a muovermi come una pedina: avanti di uno, senza fare troppo rumore.

 

Ero una pedina,

utile solo finché non davo fastidio.

 

Il Re non corre.

Osserva. Calcola. Aspetta.

E quando avanza

la partita cambia.

 

Credevo che 'fare il sottomesso' fosse l'unica strada.

Che l'importante fosse avanzare, anche di poco.

Poi ho capito la verità: la pedina non nasce pedina.

Ci rimane solo chi accetta che sia così.

 

La maggior parte delle persone vive senza mai cambiare casella:

una vita intera sulla stessa linea,

a difendere confini che non hanno mai scelto,

solo perché qualcuno ha convinto loro che:

è così che si deve stare”.

 

Io invece ho capito questo:

Non sei tu a essere piccolo e sbagliato.

È la casella che ti hanno dato.

 

Sono salito di campo in campo,

di livello in livello,

finché non è stato chiaro a tutti

chi comanda davvero i pezzi.

 

Ora?

Io decido la partita.

 

Decido chi entra.

E soprattutto

decido chi esce.

 

Nel gioco della vita ci sono ruoli che non ti vengono dati:

te li prendi.

 

Il re non corre.

Non si affretta.

Non reagisce al caos della scacchiera.

Si muove di poco, ma ogni volta sposta il destino.

 

Ecco il segreto dei potenti:

  • Le pedine cercano spazio.
  • Il re si prende il tempo.

La pedina teme di cadere.

Il re sa che tutte le altre cadono per proteggerlo.

 

Ho guardato la scacchiera della mia vita e ho smesso di muovermi come volevano.

Ho iniziato a muovermi come decido io.

 

Passo lento.

Sguardo avanti.

Corona invisibile per ora.

 

Ho capito una cosa semplice:

il re non chiede permesso.

Chi mi vedeva pedina adesso si chiede chi comanda.

Chi mi dava ordini, adesso aspetta le mie mosse.

 

Non devo dimostrare più nulla a nessuno: sono già sulla casella giusta.

E da qui, si vince soltanto.

 

La verità?

Io non sono cambiato.

Sono solo tornato ad essere quello che ero sempre stato.

Il pezzo più protetto, il più temuto.

Quello che determina la fine della storia.

 

E ora che sono Re

non torno più indietro. 👑 

⚜️ I.M.

Ivan Minervini