Il rispetto è come la fiducia: o lo emani, o non lo avrai mai.
Non è una moneta da chiedere, è una presenza che si impone.
Chi chiede rispetto sta già partendo da una posizione di debolezza.
Chi lo pretende con le parole, non lo possiede nei fatti.
Il rispetto vero nasce da un’aura — quella che trasmetti quando non hai più bisogno di spiegarti.
Nel mio mondo, non alzo la voce per essere ascoltato:
basta il mio silenzio per mettere in riga chi pensava di poter dettare le regole.
Il rispetto non si ottiene con il volume, ma con la coerenza.
Con la disciplina.
Con la calma di chi sa di poter distruggere, ma sceglie di non farlo.
Il rispetto non si chiede:
si conquista una volta,
e poi si difende per sempre.