Essere sottovalutato è un vantaggio

Pubblicato il 14 novembre 2025 alle ore 06:09

La gente pensa che essere sottovalutati sia una mancanza di valore.

Io l’ho sempre visto come un asset strategico.

 

Chi ti sottovaluta ti concede tre cose preziose:

 

1. Tempo.

Non ti tengono d’occhio, non ti marcano stretto, non ti ostacolano.

E mentre loro dormono, tu costruisci.

 

2. Libertà.

Non ti percepiscono come una minaccia, quindi puoi muoverti sotto il radar.

Le mosse migliori non si fanno alla luce del sole.

 

3. Vantaggio psicologico.

Quando arriva il momento di colpire, loro non sono pronti.

E tu li superi senza nemmeno correre.

È la potenza del “non ci avevo fatto caso a lui”.

 

Io non ho mai inseguito l’approvazione.

Ho lasciato che mi ignorassero, che mi dessero per finito, che mi considerassero “uno qualunque”.

Mi hanno fatto un favore senza saperlo.

 

Perché non c’è arma più letale di qualcuno che lavora in silenzio mentre tutti lo danno per perdente.

 

Essere sottovalutato non ti toglie potere.

Te ne regala.

E quando alla fine ti presenti al tavolo dei grandi, loro si domandano:

Ma da dove è uscito questo?

 

Dal silenzio.

Dal lavoro.

Dalla disciplina.

E dalla capacità di trasformare l’ombra in un impero.

 

Essere sottovalutato è la mia storia.

Ed è anche il mio vantaggio.

Ivan Minervini